giovedì 10 novembre 2016

ANTONIO CERVANTES v/s AARON PRYOR

Mondiale superleggeri WBA

Cincinnati (Ohio-USA) -2 agosto 1980

 
Al Riverfroont Coliseum di Cincinnati (USA) va in scena il mondiale superleggeri WBA. A contenderselo sono il campione Antonio "Kidd Pambele" Cervantes (Colombia) e lo sfidante Aaron "The Hawk" Pryor (USA). Lo statunitense combatte in casa, infatti è nativo di Cincinnati ed il tifo è tutto per lui ma può non bastare perché il colombiano è uno difficile, molto difficile, è considerato senza ombra di dubbio il più forte peso superleggero in circolazione. La sua una storia simile a tanti pugili, un'infanzia difficile fatta di miseria dove il ring può essere l'unica speranza di riscatto di una vita già segnata. E quel ring che a poco più di 18 anni e dopo solo tre incontri da dilettante (2+  1-) lo vede esordire da professionista.
 Nato a San Basilio de Balenque nel nord della Colombia emerge creandosi una credibilità non senza conoscere sconfitte in un lungo cammino verso la gloria dove dopo 66 incontri (55+ / 8- / 3= ) e il titolo di campione nazionale in bacheca all'età di 26 anni (11/12/71) combatte per la prima volta per il titolo mondiale a Buenos Aires contro un grande del suo tempo: l'argentino Nicolino Locche. Perderà ai punti con decisione unanime ma dopo 11 mesi (28/10/72) e 3 incontri di rodaggio vinti e di nuovo in casa del campione in carica a Panama City conquisterà il titolo vincendo prima del limite contro il panamense Alfonso Frazer che a sua volta aveva detronizzato Locche. Difenderà il titolo in ben10 vittoriosi match sconfiggendo di nuovo Frazer per ko ed un altro fortissimo pugile dell'epoca Esteban De Jesus (Portorico) ma soprattutto si prenderà la rivincita con Locche infliggendogli l'unica sconfitta prima del limite in un record impressionante di 117+ 4-. Gli sarà però fatale l'undicesima difesa del titolo quando fu sconfitto con split-decision  da un vero fenomeno, un pugile di appena 17 anni e mezzo: Wilfred Benitez (Portorico)!!!!!  12 mesi dopo e quattro incontri vinti ottenne di nuovo la chance mondiale conquistando di nuovo il titolo sconfiggendo di nuovo l'argentino Carlos Maria Jimenez e ancora prima del limite, come qualche anno prima in una delle sue difese, dopo che Benitez aveva abbandonato il titolo, per salire di categoria, lasciandolo vacante. Nel suo secondo regno difese 6 volte il titolo e il 2 agosto nell'affrontare Pryor si presentava con un record negli ultimi undici anni e mezzo di carriera di 40+ (24ko)  2- (0ko) e venti di questi match avevano in palio il titolo mondiale ed è questo il record più giusto con cui Cervantes si appresta ad affrontare il baldanzoso idolo di casa e che lo faceva essere il numero 1 indiscusso dei superleggeri. E non si faceva certo impressionare dal pubblico ostile dato che nei venti incontri mondiali per ben nove volte aveva combattuto in casa del rivale. Ma allo stesso modo Aaron Pryor non era certo tipo da farsi intimorire dal pedigree del campionissimo colombiano.
Di dieci anni più giovane era nato appunto a Cincinnati il 9/10/55 dotato di grande personalità e di un'autostima smisurata a differenza di Cervantes era stato un ottimo dilettante: medaglia d'argento ai giochi panamericani del 1975, nel 1976 aveva vinto la finale nazionale del guanto d'oro sconfiggendo in finale un giovanissimo Thomas Hearns!!!!!!!!!  e la corsa verso le olimpiadi di Montreal (1976) si era arrestata solo in finale dove venne sconfitto dal campione mondiale in carica dei piuma e futuro campione olimpico dei leggeri Howard Davis, di sicuro uno dei dilettanti più forti di tutti i tempi. Con un record da dilettante importante (204+ 14-) il 26 novembre del 76 fece il suo debutto da pro con una vittoria per ko, una costante nella sua carriera e dopo quattro anni da pro imbattuto e con 24 incontri vinti (22 ko) si era guadagnato la nomina di sfidante ufficiale per il titolo WBA dei superleggeri. Cervantes era più alto 1.75 contro l'1.69 di Pryor e più tecnico ed esperto ma sicuramente più logoro e lo statunitense era un fighter senza paura, i suoi colpi era bordate terribili che davano l'impressione di poter atterrare anche un peso massimo ma nonostante le credenziali di Aaron il pronostico era sempre per il campione che al di là delle condizioni ambientali si pensava che avrebbe disinnescato e avuto la meglio sul più giovane sfidante. Consiglio di vedere su youtube il video titolato: Aaron Pryor vs Antonio Cervantes 02-08-1980 con pre-match che anche se non si conosce l'inglese è godibile, di facile intuizione per entrare al meglio nel clima dell'incontro.

 
Questa sconfitta pesante rappresento per Cervantes l'inevitabile avvio verso il viale del tramonto. Torno sul ring dopo un anno e combatte per altri due anni disputando 5 match  e vincendone 4 conquistando anche il titolo centroamericano (WBC - FECARBOX) superleggeri, che difese anche una volta, con la speranza di poter guadagnarsi una nuova opportunità mondiale, ma poi una nuova battuta d'arresto a 38 anni con un pugile non irresistibile di cui si sono presto perso le tracce (Danny Sanchez - Portorico)  gli fece appendere i guantoni al chiodo e chiudere una grande carriera 91+(45ko) 12-(2ko) 3=. Nel 1998 è stato inserito nell'International Boxing Hall of Fame ed è stato eletto nel suo paese miglior pugile colombiano del ventesimo secolo. Per Pryor invece fu un trampolino di lancio e continuò ad abbattere tutti gli avversari che tentavano di strappargli il suo titolo fino ad arrendersi al suo avversario più difficile "se stesso". Certo siamo di fronte a due grandissimi pugili e chiedendosi se si fosse disputato con un Cervantes più giovane avrebbe avuto un esito diverso, difficile da dire anche perché Kidd Pambele aveva si 35 anni ma non sembrava cosi finito come l'esito dell'incontro possa far credere. Un sito di riferimento importantissimo come BoxRec pone avanti Cervantes (2°) in un ideale classifica al-time dei pesi superleggeri ma tiene conto più di statistiche che reali valori  e a mio modestissimo parere Pryor (7°) era superiore a Cervantes. Rimane solo quel pizzico di rammarico di non vedere Pryor incrociare i guantoni con uno dei quattro fenomeni che appena ad una categoria sopra infiammavano la boxe mondiale, vale a dire: Leonard, Hearns, Duran e Benitez ma bisogna anche riconoscere per onesta che all'inizio degli anni ottanta il suo nome era meno appetibile e considerato un gradino sotto a Leonard e soci e quando comincio ad assumere uno spessore ancora maggiore i "quattro" avevano cominciato ad emigrare in categorie superiori rendendo più difficile l'incrocio. Ebbe però modo di porre termine alla carriera di un pugile ancora più grande di Cervantes ma questa è un'altra storia da raccontare, storie di grande sport, storie di grandi pugili.



 

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